Novembre è lento bagnato.
Novembre è nebbia e foglie pesanti, foglie che non scricchiolano più sotto i piedi ma RESTANO a formare tappeti infeltriti pesanti, poi cominciano a marcire.
È umido, confuso, incerto, malinconico, bagnato di lacrime, di acqua. È fermo statico, interminabile. Non si può innamorare, non si sposa, non fa l’amore.
Novembre sonnecchia, “autunneggia” . Novembre è sempre sera.
È tutto qui…?
Rintoccano i cicli, il passato, il presente, il futuro, si mescolano, sbiadiscono, il cuore si fa piccolo, si crepa, lacrima, sanguina, si sfilaccia, si ferisce anche questo Novembre, Amanda passerà, tornerà il sole, tornerà il profumo dei tigli.
Apro un occhio, solo uno, l’altro lo voglio tenere qui sul cuscino, voglio RESTARE ancora un pò a gocciolare salato, la mano di Dio accarezza la mia testa, sono stanca, non è ancora il tempo di tornare, ma sono stata brava? Siete contenti di me? Dove è il mio premio? … Tienimi stretta forte che mi dissolvo, arrotolata dentro la coperta, cullami, vedo il letargo, voglio stare al caldo.
Qualcuno c’è che parla la mia lingua, allora siamo anche in due forse in tre, mi sento già meno sola.
Con Amore
L’ha ribloggato su TheAmandas.